venerdì 30 marzo 2012

Ninna Nanna per Lucifero (ebook n.2)

Come strillava Janine in Ghostbusters: ce n’è un altroooooooo!
È online Ninna nanna per Lucifero e si compra qui con una copertina vera. Si tratta di un romanzo apocalittico, nel senso che il mio obiettivo è quello di distruggere il mondo, quello dei protagonisti è salvarlo.
Nella trama si mescolano, in misura diversa, vari generi e argomenti:
  • fantascienza ho attinto a varie teorie più o meno accreditate di astronomia, geologia e altre scienze mischiandole per renderle funzionali alla trama piuttosto che preoccuparmi della correttezza tecnica
  • fantasy i protagonisti possiedono alcuni poteri magici e ho creato una rete di cunicoli sotterranei, Myra, che collegano il nostro e altri mondi
  • thriller ci sono complotti e organizzazioni segrete
  • avventura due personaggi affrontano un viaggio pieno d'azione per unirsi agli altri protagonisti
  • leggende con citazioni di fiabe, profezie e credenze popolari sulla fine del mondo
  • catastrofi con vulcani, tornado, terremoti e pioggia di comete
  • psicologia attraverso amori difficili, rancori, rapporti familiari e diverse opinioni riguardo salvare o meno l’umanità
  • musica c’è una stazione radio ascoltata dai protagonisti che fa da sfondo e non solo
  • gatti e cani, ma soprattutto gatti
Ninna nanna per Lucifero si svolge in un’ambientazione metropolitana, principalmente nella Città dei Sette Ponti, ma sfrutta anche paesaggi diversi seguendo il viaggio di Christine e Blaze verso la città. Sette ponti, sette personaggi principali con sette gatti. La prima curiosità: leggendo in un certo ordine le iniziali dei nomi dei gatti si ottiene Barbuna!
Nomi e cognomi dei protagonisti e dei personaggi secondari sono un misto di omaggi e cose più personali. Non sto ad elencarli tutti, comunque se volete chiedermelo nei commenti vi rispondo, ma vi faccio un paio di esempi: la famiglia McKean porta il cognome del fantastico illustratore Dave McKean; Jake Halo deve il suo nome all’attore Jake Gyllenhaal (perché lo immaginavo un po’ Donnie Darko) e il cognome al gioco X-box che piace tanto ai miei amici; Amity King si chiama come la famosa casa infestata Amityville e Stephen King e il suo gatto è Barker come Clive Barker.
Ninna nanna per Lucifero è un romanzo che contiene quasi tutto quello che m’interessa, dalla musica, agli animali, dai fumetti alle catastrofi e quello che non ci stava l’ho comunque citato nei discorsi dei personaggi, come gli zombi! I miei amici ci troveranno anche frasi e situazioni che ho rubato dalla nostra vita reale (vi ricorda qualcosa: “Se non hanno il ben dell’intelletto, che vadano!”?).
Il finale aperto lascia spazio ad un seguito per il quale ho diverse idee nel cassetto, ma non ho ancora cominciato a scriverlo. Che ne pensate? Ci vuole?
Buona lettura e buona caccia alle citazioni!

giovedì 29 marzo 2012

Il Guardiano (ebook n.1)


Evviva! Il Guardiano è in vendita qui con la sua copertina dell'ultimo minuto, cioè solo foto senza titolo nè altro, un po' come il Black Album dei Metallica. Ora ve ne parlo un po' (del racconto, non del Black Album).
Di solito per gli scrittori l'opera preferita è sempre l'ultima perché ovviamente è quella che li rappresenta di più in quel momento. Il Guardiano è per me l'eccezione perché, nonostante l'abbia scritto diversi anni fa, ne sono ancora innamorata. È più breve degli altri miei scritti, ma è così intenso che riesce ancora a emozionarmi dopo tanto tempo.
Quando scrivo sono completamente immersa nella storia e circondata dai personaggi, al punto che li sogno di notte e li immagino di giorno magari ascoltando una canzone che mi ispira qualche scena. Questo mi capita ogni volta, con ogni racconto, ma soprattutto scrivendo Il Guardiano ho sentito il rapporto con i personaggi di fantasia invadere costantemente la mia realtà quotidiana. Ogni volta che lo leggo riesco ancora a provare quella sensazione, a tornare laggiù con loro, a sentirmi una di loro.
Senza svelare troppo della trama, posso dirvi che questo racconto riguarda l'amicizia tra quattro ragazzini che, crescendo con loro, si trasforma in una perversa forma d'amore fino a sfociare in una sanguinosa follia. In questa trasformazione gioca un ruolo importante l'isolamento che da un lato è rappresentato dall'ambiente, un piccolo paese di montagna tagliato fuori dal mondo; dall'altro è il tipico isolamento che si crea negli adolescenti che si considerano in qualche modo diversi dai coetanei.
Ho scelto l'ambientazione montana per avere a disposizione un paesaggio di per sé duro e difficile, con inverni rigidi ed estati con improvvisi passaggi dal sole alla pioggia. Inoltre potevo usare il fascino misterioso dei boschi che con le loro ombre hanno sempre ispirato leggende e sono spesso rifugio di strane creature.
I quattro personaggi principali nascono e crescono in questo ambiente che li separa dal resto del mondo e, stringendosi l'uno all'altra per affrontarlo, con tutti i suoi pregi e difetti, finiscono per chiudersi in un mondo ancor più piccolo e senza rendersene conto ne diventano prigionieri.
Ho chiamato il paesino Cressidora, una parola completamente inventata che ha il suono perfetto per l'atmosfera che volevo evocare: all'inizio è duro come un ramo spezzato, ma è anche un nome femminile che fa pensare ad una graziosa cittadina. Nella mia immaginazione è una piccola Twin Peaks, altrettanto pittoresca e inquietante. Sia per i luoghi che per i personaggi, in tutti i miei racconti uso nomi che riportino a nazionalità diverse perchè voglio che siano realistici, ma non collocabili in un luogo esistente, faccio in modo che possano essere chiunque e trovarsi ovunque il lettore voglia immaginarli.
La voce narrante è quella di Leigh (ho scelto il nome in onore di Vivien Leigh di Via col Vento), una ragazza forte e passionale dai lunghi boccoli scuri che racconta la storia di questa straordinaria amicizia per rivelare la verità sulla misteriosa morte di Jacob (per il secondo protagonista ho scelto questo nome perchè mi piaceva usarne anche il diminutivo, Jack). Jacob è il musicista del gruppo, un ragazzo timido e gentile che trova nella chitarra il mezzo per uscire dalla gabbia di Cressidora. L'altra ragazza del gruppo è Lana (quelli della mia età si ricordano che è il nome della compagna di Conan nel cartone animato, solo che nel mio racconto è bionda), fragile ed elegante è la gattina da proteggere, ma disposta a fare qualsiasi cosa per i suoi amici.
A chiudere il cerchio è il biondo Dimitri (nome di un ragazzino che mi piaceva alle medie) che incarna il duro della situazione, rissoso e vivace, ma leale e sensibile con gli altri tre.
Il fatto che sia Leigh a raccontare la storia mi ha spinto a immedesimarmi con lei perchè dovevo mostrare i fatti attraverso i suoi occhi. Molte cose descritte da lei non sono necessariamente reali, ma solo il suo punto di vista. Ecco perchè i suoi tre amici sono sempre bellissimi e sempre giustificati nelle loro azioni. Eppure ci sono momenti in cui Leigh è lucida e si lascia sfuggire il sospetto che il loro legame sia pericoloso e anormale, ma poi viene sopraffatta dal sentimento e ricade nella follia del gruppo.
Mi fermo qui perchè “l'angolo delle curiosità” sta per diventare più lungo del racconto. Comunque, se c'è altro che volete sapere riguardo Il Guardiano, sono qui per rispondervi, ma prima leggetelo altrimenti vi rovino la sopresa e bisogna sempre lasciare spazio all'immaginazione del lettore.

mercoledì 28 marzo 2012

Il girotondo dei libri


Vorrei cominciare ponendo all'etere e a tutti voi una domanda, che poi è il nocciolo della mia ultima riflessione.
Come venite a conoscenza delle nuove uscite in libreria? In un mondo dominato da Internet, tv, cellulari e pubblicità al neon, come vi raccapezzate e riuscite a tenervi al passo?
Per quanto mi riguarda, la risposta è molto semplice: non ci riesco.
Sono quasi sempre l'ultima a scoprire l'esistenza di un tal libro o di un tal film. Non parliamo nemmeno di nuovi dischi di band o gruppi.
No, niente da fare, non fa per me.
Io ho un metodo tutto mio, metodo che si rifà molto alla fortuna e ben poco a una ricerca organizzata in qualche maniera.
Solitamente finisco su un sito – sentito in tv o appreso da un quotidiano – dal quale vengo scaraventata fuori per approdare in un altro sito, dal quale emigro verso lidi diversi, quali Youtube & co fino a giungere alla pagina davvero interessante.
Quella di un libro appena pubblicato, appunto.

Vi porto l'ultimo fantastico rimbalzo, risalente soltanto a poche settimane fa.
La mia socia è giunta a casa mia, e mi ha fatto ascoltare una nuova bellissima canzone di Taylor Swift e dei The Civil Wars (e nel frattempo ho scoperto un nuovo gruppo niente male. Il cantante sembra uscito da Pirati dei Caraibi e la cosa va solo a suo vantaggio).


Guardiamo il video, ci scende la lacrimuccia di circostanza visto l'intensità della canzone e poi, incuriosite dal titolo, andiamo a cercare “The Hunger Games”. Mai sentito in vita nostra.
Scopriamo così con nostro sommo gaudio che altro non è che un nuovo film pronto per le sale cinematografiche – in uscita il 23 aprile, o giù di lì.


Ci stupiamo per quanto sia cruda e macabra l'idea e ci accordiamo per non perdercelo quando sarà il momento. Infine scopriamo, guardando il trailer, che è tratto da un libro. E che libro! Ha fatto un successo incredibile in America.
Ovviamente sono già passata dal libraio di fiducia e gli ho detto di ordinarmelo, aggiungendolo alla poderosa pila di “libri da leggere”.
Ad ogni modo, appena lo finisco, avrete il commento.

Ora, per quanto questo girotondo mi procuri quasi sempre un senso di soddisfazione, dovete ammettere che è una vita da cani.
Senza contare che, per quanto io possa essere svampita e più nel mondo delle fiabe che in questo, non è totalmente colpa mia.
La maggior parte dei siti, blog e compagnia bella dedicati alla letteratura è una accozzaglia indecente di notizie riguardanti l'approdo degli e-book nelle nostre case e la conseguente apocalisse del 2012 (sì, comincio a credere che le due cose siano collegate... attenta Barbi) e di quanto gli editori siano dei lupi brutti e cattivi, e gli autori esordienti dei poveri agnellini indifesi.
Se poi siete appassionati di fantasy e narrativa di genere come la sottoscritta, apriti, oh Cielo!
La maggior parte è impegnata a organizzarsi in sette per venerare il dio Tolkien e il phanteon di dèi del fantasy suoi amici, autori del “millnofcentsifula” che nessun autore potrà mai raggiungere – e su questo non ci piove.
Quindi tutti a suicidarsi in gruppo come nelle famose sette americane per raggiungerli il prima possibile e carpirne i segreti.
Ovviamente l'inutilità del gesto sfugge ai più, ma poco importa: aiutano la selezione naturale e ci fanno cisì felici. Buon per noi.
Un'altra buona fetta di questi lidi virtuali è troppo impegnata a piangere la dipartita di Harry Potter, ormai finito da diversi anni, e tuttavia il sentimento di smarrimento è ancora vivo in tutti loro. Questi esseri, simili ai Dissennatori, vagano sospinti da correnti ascensionali note solo a loro, e del tutto incapaci di trovare conforto nei sette, no, pardon, otto magnifici film che nessuno gli impedisce di rivedersi (come io stessa faccio di tanto in tanto) o di rileggersi i libri, tanto per cambiare.
Senza contare che presto potremo tutti leggere un nuovo capolavoro della signora Rowling.
Eppure lo sconforto pare non mollarli.
Infine, la fetta più consistente è composta da uno stuolo simile all'armata di Gengis Khan di bimbeminkia che osannano i libri della Meyer e i suoi Vampiri di Svarovski. Inutili paiono i commenti acidi di gente che infesta i loro blog tentando di riportare alla ragione queste giovani menti.
Per ogni commento contro Edward e Bella, state tranquilli che appariranno magicamente, nella notte, ottanta fan fiction su questa sfigatissima coppia.
Insomma, i siti davvero utili all'informazione di noi lettori è davvero esigua e circoscritta ai famosi e antichi “magazine”.
Morale della favola? Semplice.
Ho deciso di condividere il mio strambo metodo con tutti voi: non avrà notizie fresche di giornata, ma almeno è divertente.

Eccovi il primo libro, spero sia di vostro gradimento!

Scusate, ho sbagliato

Avevo scritto che il racconto sarebbe stato disponibile da oggi, invece è da adesso in stato di revisione e sarà disponibile da venerdì.
Beh, potrete leggerlo nel weekend!

lunedì 26 marzo 2012

Prova di eeeeeebook


Come promesso, ho cominciato a mettere in vendita i miei scritti su Amazon. Siccome non sono troppo pratica di teNNologia (io scrivo ancora a penna e poi copio su pc) ieri sera sono andata a casa del Berna per avere supporto nerd, ma essendo lui interista (poveretto…) si è messo a guardare la partita. Per fortuna, però, è intervenuta Gluria, più giovane e più nerd di me, e mi ha seguita nell’operazione sul mio piccolo eeeeepc che rischiava di spegnersi per esaurimento batteria visto che ovviamente avevo dimenticato a casa il caricatore. Beh, ci mettiamo all’opera guardando il video tutorial di Amazon e ascoltando le istruzioni con le cuffie per non disturbare la partita (calcio maledetto!). Pare tutto molto semplice: facciamolo!
Apertura account Amazon, fatto.
Compilazione modulistica varia, fatto.
Inserimento dati bancari, fatto.
Selezione del prezzo, fatto. (qui ho selezionato il minimo possibile, prendetevela con Amazon se vi pare troppo)
Copertina… copertina?? Non ero preparata, non ho mai pensato alle copertine per i miei racconti! Finora per copertina c’era solo “titolo” in grassetto e “mio nome” sotto. Niente panico: il racconto è ambientato in un paesino di montagna quindi si scorrono le foto delle gite in montagna fino a trovarne una degna. Fatto. Per questo ringrazio Sergio che mi ha costretta diverse volte a camminare in salita nonostante la mia pigrizia.
Dunque, se abbiamo fatto tutto correttamente, per mercoledì si troverà il mio primo racconto online. A quel punto posterò la mia prima auto recensione, il link per pubblicizzarmi e procederò al caricamento di altre produzioni della mia fantasia. 
Chiunque sarà così gentile da acquistarle contribuirà alla campagna Adotta una Barbuna a distanza che conviene perché se venissi a cena a casa vostra vi costerei enormemente di più (come disse Tomba: chi mi conosce lo sa!).
Ora corro a preparare le copertine per gli altri racconti.

domenica 25 marzo 2012

La Gluria terrorista

Direi che ora è il mio turno di presentarmi. 
Non che ci sia molto da aggiungere a quanto già detto dalla mia collega o da dire su di me.
Come giustamente è già stato accennato, sono una aspirante scrittrice. Sono anche una cuoca e una “quasi” wedding planner. Ma questa è un'altra storia.
Come vedete ho degli interessi variegati, anche se il principale rimane la letteratura e la scrittura.
Per questo motivo ho convinto la Barbi ad aprire questo blog insieme: avere qualcuno che condivide le medesime passioni e ogni tanto dispensi consigli costruttivi sul proprio lavoro e su quello altrui è utile, oltre che stimolante.
Senza contare che in un panorama culturale come il nostro, dove se leggi sei un mentecatto, avere un luogo – seppur virtuale – dove ritrovarsi e parlare liberamente di libri, annessi e connessi è importante. Oltre che dannatamente divertente.
Un'ultima cosa che dovete sapere su di me e che, sebbene qualche volta scriva racconti per conto mio, solitamente i miei lavori sono farina del sacco di due menti: la mia e quella della mia socia, Seph.
Da quando ci siamo conosciute anni fa abbiamo sempre scritto insieme, a quattro mani, e da allora non abbiamo più smesso.
Ci tengo subito a precisare e a zittire eventuali voci maligne: scrivere a quattro mani non è più semplice, anzi, ha delle difficoltà. Forse difficilmente ci saranno carenze di idee e colpi di genio per il proseguimento della trama, ma dal punto di vista stilistico è un'altra cosa.
Spero di poter essere presto spalleggiata su questo punto dalla mia socia: magari si invoglierà e si unirà a noi terroriste.
Più siamo e meglio è!
Detto questo, non posso che invitarvi a mettervi comodi e a fermarvi ogni tanto a fare due chiacchiere con due pazze dinamitarde della letteratura quali siamo.
A presto.

sabato 24 marzo 2012

La Barbi scrittrice


Eccomi su un nuovo blog, questo in comproprietà con una collega scrittrice (con me nella foto dell'Oktoberfest, lei è quella giovane).
Su Semm de Passacc parlo di viaggi e della mia vita vera, ma qui parlerò dell'altra mia vita, dell'altro mio mondo: la fantasia.
Essendo, io e la mia coinquilina di blog, aspiranti scrittrici, l'argomento principale sarà ovviamente la letteratura, quello che scriviamo noi e quello che scrivono gli altri. Spazio però a tutte le arti, dalla musica al cinema, dalla pittura ai fumetti, dalla fotografia a tutto il resto compresa la cucina! Insomma, siamo piene di interessi, ma soprattutto vi racconteremo di come tentiamo di far diventare maiuscola la s di scrittrici.
È difficile farsi notare dalle grandi case editrici, è difficile trovare piccoli editori che non chiedano un contributo spese. Se ancora non mi guadagno da vivere scrivendo forse mi è mancata la giusta occasione, forse invece non sono così brava come credo. In ogni caso, scrivere mi piace e anche se non lo farò per un grande pubblico, continuerò a farlo per i miei amici e i lettori di Semm de Passacc che sembrano apprezzare i miei racconti (oppure sono solo gentili?).
Vi annuncio che sto per tentare una nuova strada: pubblicare un ebook su Amazon. Posso farlo in proprio, posso vendere i mei scritti a un piccolo prezzo sperando che abbiano successo. Fare la scrittrice di mestiere sarebbe perfetto per me perchè potrei viaggiare quanto mi pare, tanto per lavorare mi basterebbero un pc e una connessione internet. Sto ancora fantasticando ovviamente, ma la vita è piena di sorprese.
Non pubblicherò racconti in questo blog, ma ne farò “autorecensioni” ogni volta che li trasformerò in ebook, svelando qualche retroscena della stesura come la scelta dei nomi, citazioni nascoste, connessioni con la vita vera, fonti d'ispirazione.
Ora vi lascio a riflettere sul fatto che, quando all'inizio del post ho detto che vi avrei parlato della mia seconda vita, avete pensato che fossi davvero una terrorista!!!