Le cose fondamentali per
la vita s'imparano alle elementari: leggere, scrivere e contare. Con
questi tre strumenti possiamo costruire qualsiasi cosa desideriamo.
Leggere, oltre a essere
un gran piacere, è la chiave che apre la porta della conoscenza.
Serve per capire le istruzioni d'uso del nuovo frullatore e per
studiare archeologia. Scrivere serve per
comunicare, ma anche per compilare un bel curriculum se cercate
lavoro. Contare è utilissimo per
non farvi fregare sul resto della spesa e per diventare scienziati.Quindi per cominciare
bisgona imparare bene queste tre cose, poi tutto il resto diventa più
facile e così cresciamo e miglioriamo.
La mia libreria è
popolata da ogni genere di opere, dai romanzi ai saggi, dai fumetti
alle raccolte fotografiche, dalle biografie alle guide di viaggio.
Leggo degli argomenti più disparati perchè ci sono tante cose che
mi incuriosiscono e che mi interessano, così tante che è difficile
dire quali preferisco. Ci sono molti libri di cui mi sono innamorata
nel corso degli anni e forse, un poco alla volta, li citerò tutti in
questo blog.
Oggi, però, voglio
parlarvi di alcuni scrittori e dei diversi motivi per cui
li trovo importanti sia da ammiratrice che da aspirante scrittirce.
Ray Bradbury ha un modo
di scrivere meraviglioso. Con la parola giusta al posto giusto sa
evocare perfettamente un'amosfera, una sensazione, un personaggio
senza perdersi in esagerate descrizioni, senza troppi particolari che
tolgono magia all'immaginazione, ma che ti portano esattamente dove
lui intende portarti. Ci sono passaggi nei suoi scritti che rapiscono
in tre righe e frasi così perfette che ti fanno pensare: “Non
esiste un modo migliore per dirlo!”. Con questo suo fantastico
talento sa passare tranquillamente dal racconto al romanzo, da
fantascienza a horror e poesia. Oltre ai suoi famosi Fahrenheit
451 e Constance contro tutti, vi consiglio Il popolo
dell'autunno che resta il mio preferito.
Ryszard Kapuscinski è
un giornalista, dunque quelle che trovo nei suoi libri sono storie
vere eppure incredibili. Non sono solo la cronaca appassionata degli
eventi di cui è stato testimone in giro per il mondo, soprattutto in
Africa, ma sono le storie che stanno dietro agli articoli che
scriveva, i racconti della sua esperienza sul campo, sempre senza soldi e sempre in mezzo ai peggiori casini. Ci sono persone e non
personaggi, ci sono momenti di vero pericolo e grande bellezza, ci
sono guai e sospiri di sollievo. Scrive in maniera semplice, pratica,
diretta eppure emozionante per la sincerità dei suoi sentimenti
nelle più spaventose, divertenti, vergognose, splendide situazioni.
Agatha Christie ha ben
pochi rivali quando si tratta di ingegno, ma non intendo solo la
costruzione dell'intreccio nei suoi gialli. Quello che adoro di lei è
l'astuzia con cui usa la scrittura al servizio della trama. Vi faccio
un esempio che vale per tutti (senza rivelarvi il titolo in questione
altrimenti vi rovino il finale): c'è uno dei suoi gialli che appare,
sia nelle descrizioni che nella caratterizzazione di alcuni
personaggi, insolitamente romantico per i suoi standard, ma proprio
questa forzatura nello stile è di per sé un indizio sulla falsa
storia d'amore che è la chiave per risolvere il mistero. Se non è
saper scrivere questo! Leggo Agatha Christie quando voglio una storia
che si risolva perfettamente, non sempre amo i finali aperti anche se
io stessa li uso. Lei invece mi fornisce sempre una soluzione finale
e a volte ho bisogno di questa soddisfazione. Inoltre con lei ho in
comune la passione per i viaggi avventurosi. Ne ha fatti diversi con
il suo secondo marito che era archeologo e le sono stati
d'ispirazione per i gialli ambientati fuori dall'Inghilterra.
Per oggi concludo con una
nota di merito a Clive Barker e Neil Gaiman per l'iperfantasia
credibile. Credo che abbiano scritto alcune delle cose più strane e fantasiose
che abbia mai letto riuscendo a farmele credere possibili solo per il
modo in cui le hanno scritte. Sogni e incubi ad occhi aperti così
realistici e meravigliosi che alla fine non sai se sperare o temere
che il mondo sia davvero come lo vedono loro.
Prossimamente vi parlerò
di molti altri autori, anche meno noti, che hanno scritto cose secondo me
stupende, magari un solo libro, ma che hanno un posto speciale
nella mia grande libreria.
Vedo che sei partita leggera, citando solo alcuni mostri sacri della letteratura XD
RispondiEliminaPerché, benché non conosca Ryszard Kapuscinski, gli altri mi sono ben noti.
Bradbury innanzitutto sei stata tu a farmelo conoscere, prestandomi "Constance contro tutti" e "Il popolo dell'autunno". Letture antecedenti "Fahrenheit 451" e decisamente più apprezzate per quanto mi riguarda.
La signora Christie... beh, ho iniziato a leggere gialli grazie a questa donna meravigliosa.
I suoi libri sono un anestetico contro i problemi che attagliano la vita, perché la tua attenzione e le tue energie vengono convogliate nell'intreccio delle sue parole e il tuo unico scopo è scoprire il colpevole prima dell'ultima pagina. Infondo gli indizi ci sono fin dalla prima battuta.
Agatha Christie libera la mente.
Di Clive Baker ho letto poco o niente, devo essere sincera. A parte "Racconti dell'orrore". Mentre di Neil Gaiman, non posso perdere una pubblicazione ormai. Sono talmente innamorata di quest'uomo che scovo pure i telefilm per cui scrive le sceneggiature e me li pappo in poco o nulla - vedi Doctor Who.
Sì, so essere decisamente ossessiva quando voglio :)